News e appuntamenti

Manifestazione 23 marzo 2024

Partenza ore 15.30 dall’Esselunga di Via di Novoli, 61 – Firenze

Basta morti sul lavoro

Si parco pubblico, no centro commerciale in via Mariti!

Raccolta firme: facciamoci un parco!

Inizia la raccolta firme per bloccare la costruzione del centro commerciale Esselunga e istituire al suo posto un parco pubblico intitolato alla memoria degli operai morti nel cantiere.

Vieni a firmare nei punti raccolta, o firma online..

16 marzo 2024 – presidio in via mariti

Ore 15.00 di fronte al cantiere di Via Mariti

A un mese dalla strage il quartiere non dimentica.

Nessun ringraziamento a esselunga

Il sindaco Nardella… senza vergogna e senza pudore!

In un comunicato di poche righe Nardella restituisce un livello di servilismo che mai avremmo pensato possibile a così pochi giorni dalla strage operaia di via Mariti.

NO ESSELUNGA IN VIA MARITI – BASTA MORTI SUL LAVORO

16 febbraio, Firenze. Una trave di cemento armato cede durante i lavori di realizzazione della nuova Esselunga in via Mariti.
5 operai perdono la vita.
Dopo la demolizione dell’ex Panificio Militare, già da anni al centro di diatribe, la nostra città dovrebbe accogliere l’ennesimo centro commerciale, quando se ne possono già contare una quindicina nelle immediate vicinanze.

La nostra città, e in particolare i quartieri di Novoli e Rifredi, vive ormai una realtà fatta di speculazione e guerra concorrenziale fra colossi della grande distribuzione.

Le conseguenze sono evidenti a chiunque viva e frequenti i nostri quartieri: stanno tentando di ridurli a zone dormitorio svuotate di ogni socialità e solidarietà popolare; gli unici rapporti sociali incoraggiati sono quelli mediati dagli interessi commerciali dei potentati economici, che reclamano spazi e guadagni sempre maggiori. Questo rischia di spegnere la capacità dei cittadini di Firenze di mantenere viva la vita collettiva della parte popolare della città.

La solidarietà sociale, la protezione reciproca che deriva dalla condivisione di un territorio, la capacità di prendersi cura dei rapporti che si creano per le nostre strade, la vicinanza alle difficoltà di vita nostre e di chi abbiamo intorno: tutte queste sono caratteristiche storiche dei nostri quartieri!

Da tempo comitati e cittadinanza reclamano una città che sia finalmente a dimensione di chi la vive, ma nonostante questo si è voluto spingere sull’acceleratore, finché non è successo l’irreparabile. E ora non vogliamo più aspettare, non vogliamo più vivere in una città svenduta al profitto di pochissimi, costretti, per accrescerlo, a rischiare le nostre vite. Via Mariti, il cantiere Esselunga e 5 lavoratori morti sono una testimonianza del punto a cui siamo arrivati!

È per questo che proponiamo una raccolta firme, che insieme ad altre iniziative, rigetti la costruzione del centro commerciale di Esselunga in via Mariti; in quel luogo vogliamo un parco, realizzato con soldi pubblici, da intitolare a Luigi Coclite, Mohamed El Ferhane, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri e Taufik Haidar – i cinque lavoratori caduti sotto il peso del profitto.
Invitiamo tutta la cittadinanza a sottoscrivere e far sentire la propria voce e tutta la rabbia che questa strage ci ha lasciato dentro!